Dall’Abruzzo alla Romagna continua l’opposizione alla Linea Adriatica, il mega gasdotto Snam che dovrebbe risalire gli Appennini da Sulmona a Minerbio. Tubi di diametro di un metro e venti, saranno posati a cinque metri di profondità, per 430 chilometri, attraversando parchi naturali provocando, secondo le stime, l’abbattimento di oltre due milioni di alberi. Tutto il gasdotto insiste inoltre su aree altamente sismiche e a rischio frane.
A Sulmona dove dovrebbe sorgere la centrale di compressione, i comitati di Cittadini per l’Ambiente hanno organizzato per oggi una singolare protesta: «Mettiamo (simbolicamente) i sigilli al cantiere della centrale Snam. Le denunce e le manifestazioni pubbliche, gli esposti alla magistratura, al ministero dell’Ambiente e al Comune finora non hanno sortito nessun effetto. Nessuno è intervenuto per chiudere il cantiere abusivo, allora lo facciamo noi».
Un grande cartello campeggia: «Cantiere abusivo sequestrato dai cittadini».