Il comitato nazionale “Rigass no gnl”, insieme alla Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile, che stanno organizzando le mobilitazioni nelle città italiane in cui sono previsti i depositi di gas, organizza, con il comitato di quartiere, un corteo anche nel capoluogo sardo contro la decisione del Governo di autorizzare il progetto di Sardinia Lng (partecipata Isgas, Cosin e Vitaly).
La manifestazione “Sardegna fuori dal fossile” si terrà sabato 15 aprile con un corteo che partirà alle 10 da piazza del Carmine e arriverà al Villaggio pescatori, saranno presenti molte organizzazioni e associazioni di cittadini.
La battaglia del comitato di quartiere non è a priori contro il rigassificatore, “ma contro l’idea scellerata di costruirlo dietro le case – ha spiegato Mariano Strazzeri durante una delle ultime assemblee – Facciamo appello a tutte le associazioni, ai movimenti, ai partiti e ai singoli cagliaritani che amano Giorgino e il Villaggio pescatori perché non ci lascino soli in questa battaglia di civiltà, per questo abbiamo invitato anche gli altri comitati italiani come Livorno, contrari ai rigassificatori nei contesti urbani come il nostro”. Alla protesta aderisce ufficialmente il partito Progressista che “si unisce alla lotta di tutte le comunità che difendono il proprio territorio, la propria salute, le possibilità di una economia eco-sostenibile”, scrivono in una nota i consiglieri regionali del gruppo.
Il progetto di Sardinia Lng prevede la realizzazione di un terminal Gnl nel Porto canale di Cagliari composto da un impianto di stoccaggio con una capacità di 22 mila metri cubi e un impianto per la rigassificazione del gas naturale liquefatto.